Certo questa domanda non è di facile soluzione e pochi oggi si prenderebbero l’impegno di dargli una risposta. Ma siamo talmente vicini all’oblio [se non ci siamo già dentro] che da qualcosa bisognerà pur ri-iniziare, almeno per preservare baluardi di resistenza nell’aspettare tempi migliori.
1.
E davanti ad una così dolorosa prospettiva, mi pare, che l’unica flebile e insicura speranza risieda nelle persone; nei tanti uomini e tante donne che nei modi più disparati e differenti agiscono nella collettività con l’aspirazione generale, ma vicinissima a noi, che si debba lavorare per un mondo diverso da questo.
Credo che siano rimaste solo le persone con le loro vite ad indicare una possibile via d’uscita a questa crisi.
Solo queste potrebbero essere in grado di ribaltare e incidere profondamente sul ruolo della politica e della rappresentanza politica cercando di dare esempi utili al cambiamento.
2.
Occorre ragionare sulla possibilità di partire dai territori, da tutti i territori, e provare a dare esempi di come si può ritornare a fare politica in modo nuovo, di come si può ricominciare a capire una società in continua evoluzione, di come si può fare cultura oltre l’egemonia televisiva, di come si può governare un territorio, di come ci si può organizzare, di quali battaglie ci si deve occupare, insomma cercare di reimpostare i valori e le identità di una buona politica coagulandoli con i bisogni e le sofferenze delle persone in carne e ossa.
Nei nostri paesi, nel nostro territorio, esistono tantissime esperienze, politiche, di associazione, di movimento, culturali, sociali, educative, che hanno alla radice della propria esistenza e del loro quotidiano lavoro la vicinanza ai valori principali e alle idealità migliori della buona politica.
Queste esperienze devono poter essere amplificate e fatte conoscere. Certo, è più facile dirlo che farlo, ma non credo che esistano molte altre alternative.
Un altra emergenza che abbiamo di fronte, è la sparizione di ogni militanza politica diffusa all’interno dei partiti tradizionali e di conseguenza la sparizione di quell’elemento importante che caratterizzava i partiti nel secolo scorso,cioè la capacità di far discutere e mobilitare le persone anche di un piccolo paese sulla politica e per la politica.
Se sparisce questa militanza chi organizzerà ad esempio assemblee sulla guerra, referendum per difendere il lavoro, momenti dove si discute dei beni pubblici e tutti quei momenti di discussione e confronto che servono a ricreare uno spazio culturale alla sinistra e che non si rinchiudono nei confini di un comune, una città o uno stato? Trovare forme organizzate diversificate che facciano coincidere le primarie esigenze che ogni territorio possiede con la volontà di ritornare a fare politica attiva di tante persone potrebbe essere una via d’uscita.
Di buona politica ne avvertiamo davvero il bisogno.
documenti
* APPELLO
dopo l'incontro di Roma del 6 e 7 marzo 2010
* Sintesi delle proposte emerse
Per problemi organizzativi Responsabilità Civile non sarà a Firenze a Terra Futura.
Presto il prossimo appuntamento.
dopo l'incontro di Roma del 6 e 7 marzo 2010
* Sintesi delle proposte emerse
Per problemi organizzativi Responsabilità Civile non sarà a Firenze a Terra Futura.
Presto il prossimo appuntamento.
venerdì 29 gennaio 2010
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E' giunto il momento che ciascuno prenda il mano la propria responsabilità verso la politica, verso la società, verso il bene comune.
RispondiEliminanon è più sufficiente lamentarsi, protestare, denunciare una politica lontana disattenta e inefficace.
E' questo il tempo della società civile responsabile, il tempo delle persone, di chi quotidianamente si impegna, magari anche inconsapevolmente, per una umanità nuova per una società altra.
Questo è il tempo della Responsabilità Civile.
Pensando a Responsabilità Civile, mi venivano in mente due contetti / elementi costitutivi da affiancare al concetto di Responsabilità: PASSIONE CIVILE(premessa, spinta e metodo vitale), IMPEGNO CIVILE (elemento catalizzante essenziale e conseguente / amalgamato con RESPONSABILITA')
RispondiEliminaSamuele, Riccione.