Carissimi,
vi ricordate di me, sono Concetta di Ancona.
Volevo ricordarvi quanto vi ho proposto negli incontri del 6 e 7 marzo e cioè il desiderio di comunicare il nostro progetto di responsabilità civile in webradio. La trasmissione che conduco radio africa (radioafrica.eu) si chiama parole di pace: prendersi cura del mondo, prendersi cura di sè e va in onda in diretta tutti i giovedì dalle 8.45 alle 19.45 e in replica il lunedì dalle 9 alle 10. mi piacerebbe fare un'intervista in diretta con Skipe se possibile o se c'è qualcuno che capita dalle parti di Ancona volentieri in studio.
Sono a disposizione per prendere in considerazione a tal proposito le vostre proposte.
Un abbraccio e buon lavoro a tutti voi e soprattutto buona serata
***
Carissimo, carissimi,
sottoscrivo l'appello ed aderisco al progetto senza indugi.
Vi allego anche le riflessioni fatte dopo la nostra due giorni a partire dalla condizione di donna:
Che donne siamo e che donne vorremmo essere? E’ la domanda che mi assilla stamattina ma è un pensiero che mi accompagna da ieri.
Sarà un caso che ieri, invece di trascorrere il fine settimana nella mia splendida campagna, o al mare oppure altrove a divertirmi e a rilassarmi, insieme ad un gruppetto di donne (poche) e uomini (chiaramente di più) siamo stati a riflettere su responsabilità sociale e polirtica e su crisi della politica e dei valori?
E’ la crisi degli adulti ha sintetizzato benissimo un amico riminese, è la crisi di adulti confusi e spaventati che non sanno più da che parte guardare e non sanno più a chi santo devono votarsi per riuscire a non disperare.
E’ la crisi di coloro che non possono proprio accettare di lasciarsi travolgere dalla volgarità, dallo squallore, dall’egoismo e dal razzismo xenofobico che dilagano oggi.
E’ la crisi di quelli che sanno, però, che potranno venirne fuori solo insieme, con determinazione, coraggio ed umiltà. E con quell’amore e quell’umanità che a volte sembra che solo le donne sappiano ancora ritrovare in sé e soprattutto esprimere.
Ma so di certo che non sarà così. Anche gli uomini che tanto amiamo sapranno ritrovare onore, coraggio e dignità che pochi ma purtroppo importanti esemplari sembra gli abbiano scippato ultimamente.
Forza donne, facciamoci sentire!
Forza uomini, noi ci siamo e non aspettiamo altro di ritrovarci insieme a lottare per il bene comune e per la comune dignità!
Non vogliamo solo mimose,
vogliamo uomini che sappiano amarci e comprenderci,
vogliamo figli che sappiano rispettare le donne come rispettano la madre e le sorelle,
vogliamo istituzioni che imparino a comprendere il linguaggio e i desideri delle donne e concedano gli spazi giusti perchè ci si possa esprimere,
vogliamo che la società impari ad usare logiche femminili di accoglienza e dignità,
vogliamo che politici e governanti ci portino più rispetto e non ci umilino quotidianamente con battute volgari ed allusive,
vogliamo, insomma, che gli uomini sappiano guardarci e vederci con gli occhi di chi ha superato divisioni di genere e pregiudizi,
con gli occhi di chi sa che non esistono differenze che non sono ricchezze,
con gli occhi di chi sa che la qualità di una persona non dipende dal sesso ma dalla capacità di ascoltare, accogliere ed amare coloro che incontra,
perché ognuno ha diritti e dignità che, se riconosciuti, restuiscono diritti e dignità ad egli stesso.
Concetta Contini
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